Come inventare razze fantasy

Vuoi scrivere un fantasy originale, ma le uniche razze a cui riesci a pensare sono nani ed elfi? Con questa guida, imparerai a inventare razze fantasy profonde e interessanti in pochissimo tempo.

Indice dell'articolo

Perché inventare razze fantasy?

Prima di impelagarci in un argomento più ostico di risorse e dettagli, chiediamoci perché dovremmo farlo. Può sembrare una domanda stupida, ma in realtà molti autori non hanno idea di cosa rispondere.

Per dare colore alla storia e all’ambientazione. Una risposta insoddisfacente. Da una parte è vero che una storia ha bisogno di dettagli fighi e interessanti, ma un sacco di cose sono dettagli fighi e interessanti senza chiamare in causa nani, elfi e orchi.

Perché lo richiede l’ambientazione. Anche questa è una risposta parziale. L’ambientazione, a meno che non sei stato assunto dal figlio di Tolkien per scrivere il seguito del Signore degli Anelli, la decidi tu. L’ambientazione richiede razze fantasy solo se tu lo desideri.

Perché nel fantasy ci sono razze fantasy. Ovviamente non è vero: è pieno di fantasy dove l’unica razza sono gli umani, o in cui altre razze fantasy sono oramai estinte e hanno un presenza concreta tanto quanto fantasmi e fatine ce l’hanno nella nostra realtà: alcune persone ci credono, la larga maggioranza no, e in ogni caso non hanno influenza sulla nostra vita.

Perché mi piace inventare razze fantasy! Di tutte le risposte date finora, questa è la migliore. Se ti piace, e l’idea di investirci tempo ti sembra una cosa divertente invece di un lavoro palloso, non hai bisogno di altre motivazioni.

Perché sì, no?

Ok, in realtà i motivi per cui inventare razze fantasy sono molti e, in parte, troviamo dei frammenti di buone ragioni in tutte le risposte che abbiamo visto.

È vero che, per alcune storie e atmosfere, creare una nuova razza o specie, invece che limitarsi a una “semplice” fazione, può essere la scelta vincente. Ed è vero che alcune opere, proprio per il tipo di storia che vogliono raccontare, richiedono la presenza di specie diverse. Anche in Star Trek TOS, dove la maggior parte degli alieni sono umani con costumi e trucco pietosi, sono comunque presenti specie aliene con poteri e caratteristiche distinte e particolari.

razze fantasy romulani
I romulani e le loro incredibili tutine

Senza contare il fatto che molti lettori fantasy, quando leggono un libro di questo genere, si aspettano la presenza di razze strane. E dare ai lettori quello che vogliono non è una cosa brutta o vergognosa. Anzi.

Prima di procedere, però, è importante sottolineare che creare una razza o specie intelligente, che vive fianco a fianco con individui diversi, non è proprio una cosa semplicissima da architettare. In una storia breve questi problemi potrebbero non sussistere perché evitiamo di inquadrarli, ma una saga epocale, dove racconti origini e miti di ogni diversa razza, divisa a sua volta in fazioni, che però potrebbero raggruppare anche razze diverse, ti darà diverse gatte da pelare.

Come vedremo tra poco, con il giusto approccio è possibile risolvere o aggirare tutti i problemi che incontrerai, ma prima di faticare per il gusto di puzzare di sudore, chiediti se nella tua opera, per come la immagini, sono davvero necessarie razze e specie fantasy.

Fatto? Hai risposto “sì”?

Fantastico, procediamo.

Come inventare razze fantasy e specie aliene

Prima di affrontare tutti i problemi e gli errori frequenti che vengono fuori quando si inventano le proprie versioni di nani e gnomi, vediamo nel concreto quali passaggi seguire per inventare rapidamente una razza fantasy.

Con questi pochi passaggi è possibile raggiungere in modo rapido e sicuro un risultato ottimo. E se sei un dungeon master che sta improvvisando un’avventura per un gruppo di giocatori, può bastare.

Ma se punti alla perfezione, non saltare le parti successive dove vedremo come evitare i problemi più frequenti in cui anche i migliori spesso incappano.

Un’ultima cosa. Finora ho parlato appositamente di nani, elfi e vulcaniani. Prima di procedere vorrei ricordarti una cosa. Fare umanoidi con società che sono fondamentalmente caricature unilaterali di caratteristiche umane è una via possibile. Ma, grazie al cielo, non è l’unica.

Potremmo pensare a razze che sembrano ispirate più al folklore del mondo reale invece che ai tropi del fantasy. I nani della mitologia norrena sono una delle ispirazioni per quelli di Tolkien. Ma sono comunque molto diversi: Gimli non diventa di pietra se prende il sole.

razze fantasy nani
Gimli, se prende il sole, diventa egiziano

E il folklore non sono solo miti del passato, ma anche big foot, slenderman o i gremlins che manomettono gli aerei. Come sempre: mantieni una mentalità aperta quando parliamo di concetti legati a razze o specie. Quello che vedremo vale per tutte.

Crea la tua razza fantasy ora!

Di solito gli esercizi sono alla fine dell’articolo. Ma oggi inventerai una razza fantasy originale e profonda mentre leggerai questo articolo. Prendi un quaderno, un foglio elettronico, una tavoletta di cera o il tuo sistema di scrittura preferito e preparati.

In ognuno dei paragrafi affronteremo un aspetto di cui tener conto quando creiamo razze e specie per la nostra opera. Sono sistemate nell’ordine migliore per ottenere un risultato solido in tempi rapidi. Ma se ti trovassi davanti a un passaggio che non sai bene come risolvere, prova a rileggerlo e se non ti viene ancora niente, va avanti: potrai aggiungere questi dettagli in un secondo momento.

Alcuni metodi che ti spiegherò, poi, sono mutualmente esclusivi. Leggili entrambi e scegli come procedere in base al tuo gusto personale (o, se proprio vuoi imparare velocemente, prova a seguire entrambi i metodi e poi continua con quello che ti ha dato il risultato più soddisfacente).

Alla fine della prima parte dell’articolo (dopo gli esempi sui Rapporti tra specie e fazioni) avrai già una razza o una specie creata da te e distinta dai cliché più abusati. E vedrai direttamente con i tuoi occhi quanto è rapido ed efficace il metodo che ti insegnerò.

Prendi la tavoletta cerata e il punteruolo cuneiforme e preparati a creare la tua razza fantasy: sarà divertente.

Da dove partire

Partire dai dettagli e tornare indietro fino a trovare cause o regole generali che spieghino cosa succede è l’ordine di lavoro giusto quando creiamo un mondo. E questo vale anche per le razze fantasy.

Parti da pochi dettagli fighi che ci affascinano. Trova un modo per legarli in modo organico. E inizia a farti domande su biologia, comportamento e culture che permettano qualcosa del genere o, meglio, la rendano inevitabile.

Come trovare dettagli fighi? Qui ho scritto un intero post su come farlo. Ma vediamo alcuni dei metodi più usati quando si parla specificamente di razze fantasy.

Alcuni autori suggeriscono di partire da un concept: chi sono? Cosa fanno? Come?

I gorgot sono uomini col volto da foca, abili marinai e commercianti che con le loro navi riforniscono i porti delle altre razze. I dunga, umanoidi con otto braccia e otto occhi, sono dei guerrieri orgogliosi che offrono i propri servizi militari alle altre razze. I greci, umani pelosi dall’aspetto caprino, sono dei filosofi che amano praticare la sodomia.

maschera
I micenei, d’altra parte, hanno vagine aliene al posto degli occhi

E penso che con questo avete capito il problema insito di questo approccio. Non stiamo parlando di razze o specie, ma di culture o addirittura singole fazioni. Se provassimo a fare un concept simile per gli esseri umani, come specie in generale, non sapremmo cosa fare. Sono commercianti? Guerrieri? Filosofi? Sodomiti?

Ogni risposta è buona come le altre.

Idee e dettagli fighi

Voglio sottolineare che questo problema non è necessariamente un crimine contro la fiction. Molti fantasy di successo hanno seguito questo approccio dove una specie, a conti fatti, è una fazione umana con le corna, o i piedi palmati, o gli occhi in verticale o qualche altra caratteristica estetica modificata. In pratica una specie-fazione, culturalmente uniforme. E se è quello che desideri, va bene.

Ma prendere questa via significa perdere quasi tutti i vantaggi e le cose fighe che puoi ottenere quando decidi di creare una razza fantasy (mentre l’ammontare di lavoro è grosso modo lo stesso).

Da dove partire allora? Rispondere alle domande del concept è una buona idea. Ma bisogna selezionare il giusto tipo di risposte. E, se volete creare una razza biologicamente diversa dalle altre, le risposte dovrebbero essere legate alla loro diversa biologia.

I gorgot sono uomini col volto di foca, in grado di emettere un feromone che gli permette di ammaestrare balene e altri grandi cetacei.

E poi, magari, ricoprono le balene di imbracature, ci caricano sopra le mercanzie e vanno a venderle agli umani. O magari sono dei selvaggi che vivono con le chiappe al vento su un’isola tropicale e, una volta al mese, il gran feromonista del villaggio fa spiaggiare una balena per nutrire tutta la tribù. O forse alcuni sono eco-terroristi ante litteram che non sopportano l’idea che i nani, sulle loro cazzo di baleniere, massacrino delle creature tanto intelligenti e maestose, e così guidano branchi di balene corazzate per distruggere queste navi.

razze fantasy morgot
I morgot, inoltre, sono abili giocatori di basket

Da una caratteristica biologica particolare abbiamo modo di creare culture molto diverse, sotto alcuni punti di vista agli antipodi, proprio come succede per gli esseri umani nella realtà.

Uomini ragno

Vediamo un altro esempio con l’altra razza che abbiamo inventato prima.

I dunga sono uomini ragno con una fortissima dimorfia sessuale. Le femmine, pochissime, sono grosse come case a due piani e pesano così tanto da non potersi muovere senza aiuto. I maschi, tantissimi, sono poco più bassi di un uomo, ma hanno alcune caratteristiche da ragno (fermiamoci qui, sul vago, per ora).

È facile immaginarsi villaggi dove la ragina-madre si occupa della riproduzione e del governo mentre i maschi obbediscono e lavorano. Ma il contrario è altrettanto semplice: tribù di maschi guerrieri distruggono villaggi, rapiscono le femmine e le aggiungono al loro harem di schiave sessuali: le femmine, nonostante le dimensioni, sono troppo goffe e lente per difendersi da un branco di guerrieri ben armati. O magari vivono fianco a fianco con gli umani. Da trent’anni Re Kinger ospita e protegge nel suo sotterraneo una linea di regine-ragno che in cambio, ogni anno, gli regalano duecento guerrieri-ragno per le forze speciali dell’esercito reale.

razze fantasy dunga
La grande regina madre

Una singola caratteristica biologica, ma molte culture e fazioni diverse.

Se hai difficoltà a trovare idee del genere usa il metodo del remix, che spiego qui (in soldoni: prendi due razze o culture fighe da qualunque film, libro, gioco o documentario e mescolale assieme in modo da ottenere qualcosa di nuovo).

Stereotipi razzisti fantasy

Come vedremo più avanti, ogni volta che crei una razza devi creare una serie di stereotipi, aspettative e rapporti con le razze diverse, in entrambe le direzioni (e sì: all’aumentare delle razze create, questo lavoro aumenta in modo esponenziale).

Ma, se l’idea di partire da un concept biologico non ti piace, questo può costituire un punto di partenza. Prendi un singolo personaggio di una razza che hai già creato (se non lo hai fatto, usa gli umani). Come vede questa nuova razza che devi inventare? Cosa ne pensa? Se li odia, quali sono gli elementi concreti che suscitano questo sentimento? (stessa cosa se li ammira, li teme o altro).

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Sam è affascinato dagli elfi

In questo modo, probabilmente, tornerai al problema del concept libero: non descriverai un’intera razza o specie, ma una singola fazione (o una specie-fazione). Ma ora non dobbiamo creare un’intera razza, ma trovare un punto di partenza attorno a cui creare tutto quanto.

Usare un punto di vista interno alla tua opera per creare il concept, ti dà il vantaggio di delineare, almeno in parte, i rapporti tra queste due razze. E inoltre, se i giudizi stereotipati dell’osservatore, partono da qualche caratteristica biologica della razza osservata… beh, il gioco è fatto.

Abbasso la foca!

I gorgot sono ipocriti: dicono di proteggere il mare e le creature che ci vivono dentro, ma l’unica cosa che proteggono sono i loro risparmi. Qui siamo a Endon, a 400 chilometri dal mare, e il consiglio d’amministrazione della banca centrale, oggi, è composto da nove gorgot e un solo umano. Quella è gente che il mare non lo ha mai visto in vita sua! Altro che abbracciare i delfini…

I dunga sono inquietanti: vivono tutti nel ghetto di Saint Jaques, in case senza porte: si arrampicano direttamente nelle finestre. Certo: devo ammettere che quando c’è da lavorare faticano come tutti gli altri, ma sono inquietanti. Quando mangiano devono vomitare la loro saliva puzzolente sul piatto per sciogliere il cibo. Dicono che è il loro modo naturale di mangiare: ma è una cosa contro natura secondo me.

Con queste due descrizioni abbiamo già visto altre due possibili fazioni delle specie inventate (i plutocrati gorgot e i dunga emigrati nel ghetto di una città umana) e in più sappiamo qualcosa su come queste due specifiche fazioni (non le razze in generale) si rapportano un’altra razza in un dato posto. Senza contare che abbiamo un’altra caratteristica biologica particolare per i gorgot.

Domande

E la tua razza? Come sono? Cosa fanno? Perché?

E, soprattutto, in che modo queste risposte sono legate alle loro biologia? Quali culture diverse, o addirittura opposte, possiamo tirar fuori partendo dalle caratteristiche biologiche appena decise?

Che stereotipi hanno gli individui di altre razze o specie su di loro? Ci permettono di individuare nuove caratteristiche biologiche o, magari, i rapporti tra due specifiche fazioni?

Cerca di dare quante più risposte possibile, segnale tutte e poi inizia a scartare le più deboli, fino a restare solo con le due o tre migliori.

Biologia delle razze fantasy

Quando pensiamo a una specie diversa dagli umani, dobbiamo pensare a come sono biologicamente diversi. Queste differenze dovrebbero cambiare qualcosa di fondamentale, che diamo per scontato, della nostra vita. Altrimenti sono solo differenze estetiche come occhi a mandorla o nasi pronunciati. Ovvero parliamo di quelle che, usando termini poco simpatici, chiameremmo razze, non specie (sulle differenze tra razze e specie, e sul perché dovremmo conoscerle, vedremo dei dettagli approfonditi più avanti. Per ora useremo i due termini in modo intercambiabile).

Questo non vuol dire che devi fare per forza delle meduse volanti che mangiano i ricordi degli umani e si riproducono per scissione. Anche una caratteristica banale, come “sono molto bassi”, se studiata attentamente può darci molte idee precise. Che non devono necessariamente essere “vivono sotto terra, brandiscono asce e bevono troppa birra”.

Dove vivono?

Se non hai idea di come inventare caratteristiche biologiche, parti da questa domanda: “Dove vivono?”

Nel mondo reale, stando a quello che dicono dei tizi in camice pieni di titoli di studio, le specie che abbiamo oggi si sono formate attraverso l’evoluzione. Nel tuo mondo magari le cose sono andate diversamente, ma non è folle pensare che l’ambiente dove gli animali vivono, i suoi pericoli e le sue risorse, abbiano creato o comunque selezionato determinate caratteristiche fisiche.

Insomma, anche se nel tuo mondo i nani non sono prodotto dell’evoluzione, ma sono stati creati da un dio Nano, a meno che non hanno le branchie, difficilmente vivranno in fondo all’oceano.

Chiediti quali risorse utili può offrire un dato ambiente. Quali pericoli sono i più frequenti. Che cambiamenti avvengono nel passare delle stagioni. A questo punto elabora una creatura in grado di vivere e prosperare in condizioni simili.

Se vuoi restare attaccato alla prospettiva evoluzionistica, in questo caso, ragiona per l’intera specie, invece che per singoli personaggi. Esistono animali che sono singolarmente inadatti a sopravvivere nel loro ambiente, ma si riproducono così velocemente e in numeri così grandi, che la specie prospera lo stesso. Se cerchi risposte simili, probabilmente, verranno fuori specie molto “aliene”.

E questo vale per ogni aspetto della biologia. Tanto più lo allontani da come funzioniamo noi umani, tanto più la specie diventerà strana e poco comprensibile.

Nella maggior parte dei casi, quello che vorrai fare è trovare un equilibrio tra familiare e originale (il che si traduce in: falli uguali agli umani ma con UNA caratteristica biologica fondamentale diversa). Più avanti vedremo i casi in cui li vuoi più umani o completamente alieni.

Vantaggi e svantaggi ambientali

Nota che molte caratteristiche biologiche utili in un determinato ambiente sono degli svantaggi in un altro. Avere una folta pelliccia che ti protegge dal freddo è bello al polo nord, ma in una società con navi, treni o tappeti volanti, magari puoi trovarti con la stessa pelliccia nella foresta tropicale, il che sembra meno piacevole.

Nelle storie fantasy abbondano avventurieri, pellegrini e girovaghi balordi: una specie particolare, adatta a vivere in un ambiente si troverà prima o poi in uno diverso. Come reagisce?

I gorgot hanno una pelle delicata, che deve essere sempre umida per non arrostirsi sotto al sole. Nelle loro città portuali è facile, ma a Endon, i ricchi banchieri gorgot non sono proprio nel loro elemento. Tuffarsi nel Fangoso, il torrente che attraversa la città, come fanno i gorgot immigrati poveracci è fuori questione.

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Tuffarsi nel Fangoso richiede coraggio

Hanno una piscina nel cortile della banca e spesso ricevono lì i loro clienti. Inoltre, in caso di lunghe sedute d’affari lontani dalla piscina, hanno servitori che li seguono con un pentolone d’acqua e un mestolo con cui innaffiarli ogni tanto.

Chiaramente i loro uffici non hanno finestre, per non far entrare la luce del sole mentre sono al chiuso e al fresco. Visto il fastidio per la luce solare e il fatto che possono nuotare e cacciare a notevoli profondità marine, è facile immaginare che abbiano una vista più sensibile della nostra al buio.

A proposito di nuotare in acque profonde: sembrano un posto freddo. I gorgot, per fortuna, sono lardosi e questo li protegge. Ma i gorgot di città, che nuotano poco e ora vivono in ambienti relativamente caldi, tendono ad ingrassare rapidamente. I gorgot che non vivono in riva al mare, raramente hanno un aspetto salutare. Chiaramente questa differenza biologica può essere compensata con abitudini diverse: esistono gorgot che, pur non vivendo in città continentali, riescono a mantenere uno stile di vita sano. Ma è più impegnativo che per un umano.

Limiti ambientali e biologici

Con questo ultimo aspetto sull’ambiente ci avviciniamo pericolosamente a creare fazioni invece di specie, ma non possiamo tralasciarlo. L’ambiente, oltre a formare la biologia di una razza fantasy, ne decreterà anche le abitudini e le possibilità. Banalmente, sul pianeta Terra, una specie intelligente e subacquea, tipo delle sirene, avrebbe davvero molte più difficoltà di noi a creare una società avanzata. Per il semplice motivo che sott’acqua è molto difficile accendere un fuoco. E, senza fuoco, non c’è praticamente nessun’altra scoperta tecnologica.

spongebob
Beh, potrebbero accenderlo così, come fa Spongebob…

Questi sono problemi che, in un fantasy, puoi risolvere con la magia o roba sovrannaturale, tipo fiamme incantate o cazzate simili. Quindi vedi di affrontarli e risolverli in qualche modo. Sembra stupido, ma una società di sirene non può avere tridenti di acciaio senza una forgia. O qualunque cibo diverso da pesce crudo senza condimento.

Problemi simili verranno incontrati da specie grosse come puffi (per cui una spiga di grano è alta come un quercia e un ratto è un predatore pericoloso come una tigre), o che comunque hanno svantaggi di origine biologica.

Ambienti fantasy

Per finire, ricorda che se stai facendo worldbuilding, hai un controllo diretto sull’ambiente. Niente ti vieta di inventarti ambienti con flora, fauna, clima o addirittura regole della fisica diverse dal nostro.

Inventare questi aspetti va al di là degli obiettivi di questa guida (ma, se non hai idea da dove iniziare, questo mio articolo sulle risorse fantasy è quello che ti serve). Ma, in ogni caso, analizza le tue creazioni da una prospettiva materiale.

In un mondo dove i tartufi psicotropi ti danno il potere della telepatia, possederli ti dà accesso a un servizio telefonico anche a un livello tecnologico da età della pietra. Per un impero esteso, o per commercianti che viaggiano lontano, sarebbe inestimabile.

Stesso discorso si può fare sugli animali che popolano l’ambiente: quali si possono addomesticare? Quali, invece, fanno schifo, portano malattie e rovinano i raccolti? Ci sono predatori pericolosi? Cosa fa la tua razza per proteggersi da loro?

Con questa prospettiva puoi affrontare problemi fantasy di ogni tipo, da tempeste di schegge di vetro, a fiumi e cascate che scorrono al contrario, fino ai portali interdimensionali.

Domande

Dove vivevano originariamente gli individui della tua razza fantasy? Perché, tra tutti i luoghi del mondo, hanno prosperato proprio lì?

Spostandosi in altri ambienti, quali nuovi vantaggi e difficoltà hanno scoperto? In che modo questo li ha ostacolati, e come cercano di aggirare questi problemi?

Il loro ambiente naturale gli dà vantaggi particolari o gli preclude l’accesso a determinate pratiche e tecnologie? Come provano ad aggirare questo problema?

Per finire, il tuo ambiente ha caratteristiche fantasy radicalmente diverse dalle nostre? In che modo questo influenza la biologia della tua razza?

Cosa mangiano?

Chi mi segue sa che questa è la mia domanda preferita quando si fa worldbuilding in generale. E non poteva mancare qua. Ma per una volta prendiamo il discorso sul cibo alla larga.

Molti autori sostengono che fare razze malvagie sia un’idea stupida. Questo dipende molto dalla tua definizione di “malvagio”. Se intendi “che ama far male ai suoi simili e a tutti gli altri”, sì, è vero: è un’idea stupida.

Ma se per malvagio intendi la definizione più corretta, ovvero: “tutti gli altri ti considerano malvagio”, allora non solo è possibile creare razze malvagie. Dato un mondo sufficientemente largo, è inevitabile.

Se esistesse una razza che per sopravvivere ha bisogno di mangiare cuori umani, poco ci importa della loro cultura: gli umani li considererebbero malvagi a prescindere. La loro sopravvivenza dipende direttamente dalla morte di un umano!

Noi umani non siamo necessariamente malvagi, ma se sentissimo l’opinione delle mucche, dei polli e del tofu, avremmo una storia completamente diversa.

tofu
Tofu adulto fatto a pezzi davanti ai propri cuccioli. La crudeltà dell’uomo non conosce limiti

Un altro fattore che tende a generare guerre è la competizione per le risorse. Se questa razza mangia le stesse cose che mangiano gli umani è più probabile che possano condividere pasti. Ma anche che combattano per l’ultima scatoletta di tonno rimasta.

Se gli elfi mangiano erba e foglie come le mucche, la loro urbanistica, i loro insediamenti, i loro supermercati e le loro cucine saranno radicalmente diverse dalle nostre. Considera questi fattori.

Mantieni la mentalità aperta: non limitarti a chiederti cosa mangiano. Ma anche come: sia le modalità concrete (i dunga che vomitano il loro veleno acido sul cibo per digerirlo prima di mandarlo giù), che i periodi di tempo (degli uomini coccodrillo che fanno un megapasto al mese, e il giorno dopo non vanno al lavoro perché devono digerire…), fino alle abitudini (gli hobbit che, nell’arco di una mattinata, fanno 37 colazioni, stando a Tolkien).

Come scopano?

Questa può sembrare una domanda inutile se non stai creando un porno fantasy con elfe futanari e furry. E sì, il sesso per alcuni lettori è un tabù, ma pensare a questi aspetti biologici non vuol dire necessariamente mostrare rapporti sessuali tra alieni al pubblico (ma se è quello che vuoi, fallo pure: a tanti lettori piacciono queste cose).

Pensare a come si riproducono, a quanto tempo serve per sfornare un nuovo esemplare, e quanto tempo gli serve prima di poter far figli anche lui (o tenere un’arma in mano, se preferisci concentrarti su aspetti guerreschi) è fondamentale per creare una razza fantasy interessante.

I goblin sono piccoli e deboli: una ragazzina potrebbe prenderli a calci e sopraffarli con facilità, figuriamoci un reparto di cavalieri armati e incazzati. Ma magari i goblin si riproducono come conigli. Un neonato goblin per diventare abbastanza grande da maneggiare un’ascia (diciamo tra i 14 e i 16 anni di un umano) ha bisogno solo di 5 anni. O magari ne nascono quattro o cinque per volta, come i cani (esercizio flash: i fratelli di figliata, in una società del genere, potrebbe avere un rapporto diverso di quello che hanno con fratelli di figliate diverse. Come cambiano la famiglia, la società, i sentimenti e le leggi sulle eredità, con qualcosa del genere?).

In direzione opposta i krogan, gli uomini tartaruga spaziali di Mass Effect, dei super guerrieri che potrebbero facilmente sottomettere un sacco di pianeti, in seguito a un’epidemia scatenata dai loro nemici sono diventati praticamente tutti sterili. E, nonostante la superiorità bellica, stanno scomparendo dalla galassia molto velocemente.

Tutto questo senza considerare scelte estreme. Magari i goblin sono dei particolari tipi di muffa, come in West of Loathing. Quando maturano emettono spore che, se finiscono in luoghi bui e umidi, si sviluppano fino a formare un nuovo goblin.

razze fantasy west of loathing
Forse è il videogioco western più figo della storia. Se amate i giochi di ruolo, West of Loathing è imperdibile

Come comunicano?

Magari pensi che la risposta a questa domanda sia scontata. Certo, molte razze fantasy come nani ed elfi parlano e comunicano allo stesso nostro modo. Ma non deve essere per forza così dappertutto.

Abbiamo linguaggi dei segni, in codice binario, con le bandiere: si possono trasferire informazioni tra due individui in moltissimi modi. E non tutte le razze sviluppano necessariamente corde vocali e organi fonatori.

Quando pensi ai metodi balordi basati su feromoni o segnali luminosi, ricorda che stai creando una società comunque avanzata. In che modo un leader può parlare in pubblico e farsi “sentire” da tantissima gente anche lontana? In che modo possono “scrivere” questo loro linguaggio? Che tipo di arte o attività di svago in generale possono creare usando questo sistema linguistico? Come fanno a comunicare con gente che parla in modo completamente diverso?

Rispondi a queste domande se vuoi creare una civiltà radicalmente diversa da quella umana, ma altrettanto credibile, altrimenti le idee strane su come farli comunicare saranno solo elementi di fastidio per il pubblico.

Ad esempio, nonostante i dunga e i morgot, per come li ho immaginati, comunichino principalmente attraverso un sistema linguistico paragonabile a quello degli umani (che possono imparare le loro lingue e viceversa) è una buona idea pensare comunque a dettagli simili.

I dunga, se possono produrre qualche tipo di tela, come i ragni, potrebbero scrivere su dei fili, magari con una semplice serie di nodi e parti lisce, con un alfabeto basato sul codice binario. E per leggere ci si passa il filo tra le dita, come una specie di braille.

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Biblioteca dunga

Domande

Uniamo gli ultimi tre paragrafi: cosa mangiano e cosa non possono mangiare gli individui della tua razza fantasy? Quando e come mangiano? Che riti e usanze legati al cibo nascono nelle loro diverse culture? In che modo questo influenza le loro strutture per procurarsi cibo (se non possono mangiare vegetali, non avranno fattorie o latifondi agricoli…)? In che modo cambiano le loro città? Come si regolano con ospiti di razze diverse che mangiano cose diverse?

Come si riproducono? Che tempi ci vogliono per partorire e avere un nuovo adulto? Che differenze ci sono tra maschio e femmina? Hanno (oh mio dio!) più di due sessi?! Hanno sviluppato arte e cultura legata ai loro rapporti romantici? In che modi assomiglia o cambia da quelle umane che conosci già?

Parlano e scrivono come gli umani o in modo diverso? In che modo, partendo da sistemi diversi, sviluppano sistemi di comunicazione come scrittura, poste e discorsi pubblici? Come puoi rendere questi strani modi di comunicazione nella tua opera in modo che il pubblico li capisca?

Come far nascere una specie fantasy

Visto che abbiamo parlato di evoluzione, penso sia importante sottolineare alcuni aspetti problematici. In un mondo come il nostro, dando per buone le ipotesi più condivise sull’origine della vita, sarebbe davvero possibile che si sviluppino in contemporanea diverse specie intelligenti?

Probabilmente no. I tempi geologici sono lunghissimi, la vita può resistere ed evolversi per miliardi di anni. Quello che servirebbe è che in questo mare di tempo, due diverse specie intelligenti si evolvano fino a formare civiltà avanzate praticamente in contemporanea.

Questo senza contare la competizione per le risorse. In effetti gli umani per un po’ hanno convissuto con quella che possiamo chiamare una razza fantasy: i neanderthal. E le cose, a quanto pare, non sono finite bene per loro (anche se molti scienziati sostengono che le aggressioni dei sapiens siano solo una della cause, e nemmeno la più importante).

Insomma, se vogliamo aderire fortemente a un prospettiva evoluzionistica, avere tante razze fantasy diverse che convivono in una specie di medioevo sembra qualcosa di poco verosimile.

Questo non è necessariamente un problema. Se selezioni il giusto cono di visione, ti basterà non mostrare mai come è successa questa incredibile coincidenza e tutto andrà bene lo stesso.

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Il giusto cono di visione

Ma come sempre pensare a problemi simili nel modo giusto, non ti taglia le possibilità ma te le amplifica. Puoi inserire razze di origine magica o divina, in un mondo in cui gli dei hanno una presenza più concreta e tangibile rispetto al nostro. Razze mutanti, tipo i vampiri o i ghoul, che sono fondamentalmente versioni modificate di razze esistenti (umani, elfi, nani etc…). Razze create in laboratorio da popoli tecnologicamente avanzati. O magari nuove razze potrebbero essere giunte sul tuo mondo tramite portali provenienti da altri pianeti, o piani d’esistenza, se nel tuo worldbuilding ci sono cose del genere.

Insomma, come sempre pensare alle possibili risposte degli aspetti meno verosimili del tuo mondo, anche quando non ci baderebbe nessuno, è fonte di idee e dettagli interessanti. Quindi cerca di farlo ogni volta che puoi.

Foche hawaiane e ragni aborigeni

Per le nostre due razze prese ad esempio non voglio strafare: dovremmo pensare a un concept più completo sulle origini del mondo, le sue magie e le sue regole (per le tue razze fallo!). Limitiamoci a ciò che abbiamo. I morgot sono navigatori, i dunga vivono in climi tropicali e gli umani sono tipo dei cavalieri medievali.

Fantastico. Le tre specie abitano da tempo immemore tre continenti diversi e ci sono barriere geografiche a proteggerli da guerre aperte e competizione per le risorse. Finora.

I morgot hanno rapporti commerciali con gli umani da tempo immemore, ma i loro regni si stanno espandendo e hanno fondato colonie sul continente umano. Molti morgot hanno condiviso i loro segreti della navigazione coi re umani che hanno unito la faccenda col loro talento per fondare mega città e ora sono sia sul continente morgot che su quello dunga. E a questo punto inizia la nostra storia.

Domande

Chiediti, prima di tutto, l’origine del tuo mondo. O meglio: c’entrano dei, alieni multidimensionali o robe del genere che abbiano volontariamente creato una razza fantasy per abitarlo? Al di là della risposta, questo può essere in qualche modo rilevante per la tua opera?

Se la risposta è no, non è molto importante l’origine della tua razza: limitati a crearla in modo che non abbia estinto (o non sia estinta) dagli umani prima dell’inizio della storia.

Se la risposta è sì, chiediti perché queste entità sovrannaturali, per raggiungere i loro scopi, hanno deciso che il metodo migliore era creare nani, uomini foca o fatine. Nota che questa risposta serve principalmente per te, e al pubblico ne verranno rivelati solo alcuni frammenti, magari mediati da teorie scientifiche e convinzioni religiose o culturali non del tutto esatte, create internamente al tuo mondo (ovvero come i morgot si spiegano, o si raccontano, il fatto che esistano).

Comportamento delle razze fantasy

Molti comportamenti sono determinati biologicamente. Ma, a meno che non stai scrivendo un fantasy per laureati in neurologia, dire che i dunga sono più aggressivi degli umani può essere più chiaro che dire che hanno una corteccia frontale poco sviluppata, o quale malformazione cerebrale potrebbe rendere un individuo più rabbioso.

Ricorda che scelte simili sono pericolose. Se i dunga sono davvero più aggressivi degli umani e ammazzano altri individui (dunga, umani o morgot) senza farsi problemi, non puoi più usarli per fare parallelismi moraleggianti sul razzismo nel nostro mondo.

Se vuoi adoperare cambiamenti simili chiediti come cambierebbero la società o se, addirittura, la renderebbero impossibile. Gli elfi scuri che prima di andare a nanna vanno in strada a scannarsi e bere sangue per divertimento (non perché gli serve per sopravvivere), farebbero veramente una fatica da cani a non distruggere la propria civiltà nel giro di pochi mesi nel mondo reale.

Come sempre puoi aggirare il problema usando caratteristiche fantasy. Gli elfi oscuri amano farsi male perché non provano dolore fisico e si rigenerano velocemente, alla wolverine, e per morire vanno proprio decapitati o disintegrati. Certo, a questo punto dovremmo chiederci perché non hanno conquistato il mondo e hanno deciso di usare questo loro dono per praticare l’autolesionismo, ma è possibile rispondere anche a queste domande.

Antropologia (etologia?) fantasy

Un altro modo per ricavare comportamenti interessanti è partire dalle caratteristiche biologiche che hai già deciso. In questi casi, cerca di ragionare senza tener conto di valori, ideologie o moralismi, ma attenendoti esclusivamente alla dittatura delle risorse. Cibo, rifugio, nuova prole: robe basilari, insomma.

Se hai deciso che magari le femmine di una determinata specie sono pochissime rispetto ai maschi, non è folle immaginare che molte culture di questa specie tollerino o promuovano la poliandria. Potremmo decidere che anche in una società iper-conservatrice, preoccupata dal rischio di crolli demografici, probabilmente l’omosessualità maschile sarà perlomeno tollerata. Ci sono novantanove maschi per ogni femmina: se due maschi decidono di accoppiarsi tra loro, non faranno di certo crollare la popolazione del villaggio.

razze fantasy dunga
Ragni arcobaleno!

(Nota per babbei: no, non sto dicendo che tra gli umani, data la nostra biologia, sia accettabile l’intolleranza o la discriminazione verso gli omosessuali. Sto semplicemente selezionando un pezzetto di cultura inventata, gli attacco uno straccio di pseudo-causalità, e gli conferisco maggiore credibilità ALL’INTERNO DEL MONDO INVENTATO, non in quello reale dove viviamo. Se non capisci la differenza, scrivimi un’email: ho un affare incredibile da proporti. La Torre Eiffel può essere tua per soli diecimila euro).

Nota che qui stiamo decidendo comportamenti nel vuoto, senza tener conto di influenze culturali e ideologiche. Questo perché, normalmente, le ideologie si basano sui comportamenti necessari o accettati in un determinato contesto e non viceversa (non lasciarti ingannare dal titolo dell’articolo e leggi gli esperimenti: i valori influenzano le scelte, ma cos’è che influenza i valori? Chiediti se è la Germania o il Camerun ad avere più abbondanza di risorse alimentari e cosa ne consegue a livello di comportamenti necessari).

Ma normalmente non significa sempre.

Magari i dunga, poliamorosi e bisessuali, una volta visitati dai missionari nani che gli insegnano il valore della monogamia e dell’eterosessualità possono cambiare la loro cultura. Alcuni possono prendere gli ordini e diventare sacerdoti del dio Nano. O addirittura inquisitori che danno la caccia ai dunga sessualmente troppo disinibiti.

La storia del nostro mondo è piena di esempi del genere.

Razze fantasy magiche

Ricorda che, se nel tuo mondo c’è la magia o altre robe sovrannaturali del genere, potrebbero sorgere comportamenti completamente diversi da quelli che noi diamo per scontati. In un mondo in cui, magari, pregando con tantissimo impegno, inizia a piovere cibo dal cielo, l’agricoltura non si svilupperebbe mai.

Se il tuo mondo ha caratteristiche simili, sfruttale per creare le razze fantasy che lo popolano. È un cliché, nelle storie fantasy, che i popoli abili con la magia siano di solito molto negati a sviluppare tecnologie significative. Questo, al di là di bilanciare eventuali giochi, ha senso: se posso ordinare agli alberi di crescere storti e formare un muro, non mi serve rompermi i coglioni con cemento e mattoni.

Ma questo, appunto, è un cliché e sarebbe meglio modificarlo un po’, o addirittura andare in direzione opposta: magari un popolo abile con la magia riesce a sviluppare molto più velocemente tecnologie che noi consideriamo avanzate. Se puoi evocare barriere magiche di varia forma, e palle di fuoco, è possibile creare una specie di motore a scoppio: magari i maghi medioevali si muovono su automobili magiche (e non hanno problemi di furti, visto che il motore, quando fermano l’incantesimo, svanisce nel nulla).

penn e teller
Gli uomini sono una specie naturalmente portata alla magia

Integra aspetti magici e sovrannaturali del tuo mondo con la biologia e i comportamenti delle razze che lo abitano.

Domande

Come si comportano, nella vita di tutti i giorni, i membri della tua società? Come sono impostate le loro comunità e come si dividono i compiti? Partendo da questi comportamenti, quali valori o disvalori potrebbero avere?

In che modo questo loro comportamento è spiegabile dalle loro caratteristiche biologiche viste prima? Quali altre puoi inventare partendo da comportamenti che ritieni interessanti?

Quali eventi potrebbero mutare o rovesciare dei loro comportamenti e generare valori opposti?

Culture: trasforma la tua razza fantasy in una società

In molte guide di worldbuilding, esauriti i problemi legati a biologia, ambiente e comportamento, si passa alla cultura. E, se hai intenzione di creare specie-fazioni può andare bene. Ma se vuoi creare una specie davvero credibile, profonda come è la specie umana, farai meglio a pensare alle culture, al plurale. Perché ce ne saranno molte, e alcune saranno in aperta opposizione.

Certo, tutte le culture risentiranno dei limiti biologici, ma grazie a viaggi e migrazioni, molti vantaggi e svantaggi ambientali potrebbero sparire ed essere sostituiti da altri.

Creare molte culture collegate tra loro, ma distinte, in modo originale e sensato può diventare facilmente un’operazione lunghissima. Vediamo due metodi per renderla più semplice.

Approccio materiale

Con il primo approccio partiamo dalla fazione della razza fantasy che ti serve di più per creare la tua storia o avventura per poi andare all’indietro e ricavare le altre culture nate in seno alla stessa razza.

Può sembrare un metodo poco intuitivo ai profani, ma se mi segui da un po’ avrai già imparato che l’ordine giusto, quando creiamo storie e mondi, è partire dai singoli dettagli che ci piacciono e ci servono, e lavorare poi all’indietro per determinare le loro cause e spiegazioni generali.

Per seguire la prospettiva materiale partiremo da una manciata di dettagli fighi e materiali per ricavare una cultura che si sviluppi coerentemente attorno ad essi.

Il metodo è spiegato nel dettaglio in questo post, assieme a un sacco di esempi che ti mostreranno come evitare gli errori più frequenti quando creiamo una fazione enorme. Ma c’è una nota di cui tenere conto. Nel post ti consiglio di partire dalle risorse a disposizione della fazione e dai suoi conflitti rilevanti.

Ma se la fazione appartiene a una razza fantasy strana, hai una nuova serie di fattori di cui tenere conto. Quelli legati alla loro biologia e comportamento.

Visto che hai già un intero post che ti spiega nel dettaglio questo metodo, ora limitiamoci a vedere un breve esempio.

Nella città di Delarra, capitale del regno dunga, sta per scoppiare una guerra. La regina e madre-di-tutti Orradul quarta sta facendo molta più fatica delle sue antenate a mantenere in controllo sulla città.

La sua dinastia è nata con Orradul prima, la pacifica. La regina che sterminò tutte le altre regine e creò un regno dove tutti i sudditi erano fratelli, dando il via a una pace durata quattro generazioni.

Ragni Targaryen incestuosi

Ma il fatto che tutti i sudditi fossero fratelli ha attirato una maledizione degli dei, o qualunque scusa che ti pare che giustifichi mitologicamente come quattro generazioni di incesto stretto abbiano trasformato i dunga di Delarra in esemplari molto peculiari, con malformazioni. Prova a immaginare se Cersei Lannister, invece di partorire un singolo Joffery, ne abbia sfornati diecimila.

Il malcontento popolare è alimentato da un manipolo di agenti dunga di Billabag, un regno militarista, dove le regine vengono coattamente deportate in città diverse da quelle di nascita per garantire un maggior ricambio genetico.

Alcuni sacerdoti e notabili di Delarra, spaventati dalla malattia, appoggiano queste rivolte anche se sanno che alla fine vorrà dire rinunciare alla propria indipendenze ed essere assorbiti da un’altra cultura.

Altri cercano di attirare in città maghi, medici e stregoni per trovare una cura alla malattia senza rinunciare alla regina. Perché i dunga di Delarra, tolte le malformazioni, sono davvero una civiltà pacifica, ricca e dedita alla ricerca, mentre il regno di Billabag è una distopia totalitaria, governata da Mussolini-ragno (o Stalin-ragno, se ti piace di più così… hai capito cosa intendo).

spider hitler
L’incredibile Hitler-ragno

Abbiamo un conflitto caratterizzante e delle risorse (indipendenza e salute), tutti legati alla biologia dei dunga che abbiamo inventato finora. Chiaramente questo è solo un inizio, che andrebbe approfondito nei dettagli.

Dove si sono sviluppate queste due diverse culture? Chi è il leader (o I leader) dei Billabag? Quali risorse materiali posseggono, e come influenza la loro cultura tutto ciò? Queste sono solo alcune delle domande a cui rispondere a questo punto per delineare nel dettaglio le due culture appena inventate (e puoi farlo tu per esercizio).

Approccio storico

Con questo approccio creiamo le culture partendo da quella iniziale procedendo verso la fine. Ovvero andando al contrario di come sarebbe giusto lavorare. Ma in questo caso è accettabile: questo metodo è più lento rispetto all’altro, ma può essere un buon esercizio di brainstorming per accumulare un sacco di idee (e poi scartarne il 95%, per conservare e sviluppare le poche idee buone).

Senza contare che le idee saranno bene ordinate in uno schema chiaro. E ordine e chiarezza, in lavori complessi come creare un mondo, sono fondamentali.

Questo metodo è articolato in tre passi che corrispondono a tre “ere” della tua razza: antica, passata e contemporanea (contemporanea, nel senso dell’epoca in cui si svolge il tuo gioco, non per forza il ventunesimo secolo).

Crea un gruppo di culture in 3 passi

Cominciamo:

Prendi la tua specie e parti dai comportamenti che hai già elaborato. Quello che è necessario fare, probabilmente, sarà qualcosa di importante per la loro cultura. I luoghi, gli oggetti e gli elementi legati ai loro comportamenti assumeranno particolari significati simbolici. Questo gli farà sviluppare determinati valori. Crea una cultura quanto più possibile “primitiva” (se la tua razza è stata creata in laboratorio da dei cloni di Jeff Bezos nell’anno 3000, sarà difficile: come sempre mantieni una mentalità aperta).

Modifica la cultura. Puoi compiere 3 operazioni diversi: una cultura può evolvere e mutare, può scindersi e crearne una nuova e radicalmente diversa, o può decadere e scomparire (questa operazione riservala per il passo 3). Ti consiglio di arrivare a una situazione con almeno tre culture alla fine di questo passo. Per farle evolvere chiediti cosa accadrebbe ora che questa cultura cresce e ne incontra altre, e come verrebbe influenzata da avvenimenti esterni. Per scinderle puoi far migrare parte della popolazione in un nuovo luogo o far ribellare e modificare solo determinati insediamenti.

Arriviamo all’era moderna in cui si svolge la tua storia. Qualche cultura di questa razza, un tempo gloriosa, può essere andata estinta. Alcune culture possono resistere da secoli, per quanto mutate. Ma, in ogni caso, alla fine ti troverai con tre o quattro culture collegate per motivi biologici, ma radicalmente diverse sul piano ideologico.

Se vuoi optare per un maggiore realismo (te lo sconsiglio), parti da più culture iniziali legate ad ambienti diversi, usa più passi (5, 10, 20 epoche, invece che solo 3) e aumenta il numero di scissioni. Probabilmente perderai il controllo della tua creazione molto velocemente in questo modo: riservati un lavoro del genere solo se sei sicuro che serva davvero a realizzare il progetto che vuoi.

Storia antica degli uomini foca

Prendiamo i morgot.

Era 1: circa 1000 anni prima della storia. Facciamoli iniziare da questo continente arcipelago, come i polinesiani. Abili navigatori, astronomia avanzata, scarsa metallurgia, un impero blandamente unito da unità religiosa. Qualcosa legato al dono degli dei che gli permette di controllare le balene. Meglio: Akamela, un morgot che ha fatto un patto con Naupele, il dio dell’acqua, e vengono adorati entrambi. Vivono scalzi in spiaggia e mangiano balene. Nasce così l’impero di Hataka. I loro valori sono il coraggio fisico in mare, la sapienza che ti fa distinguere le costellazioni e i vari tipi di balena, e la fede religiosa.

Alcuni Morgot prendono le barche e seguono coste verso sud, altri invece affrontano l’oceano. Ma la maggio parte restano ad Hataka, costruiscono templi, palazzi e porti, il che ci conduce a…

Era 2: circa 400 anni prima della storia.

L’impero di Hatake ha superato il suo splendore. Il mare è sempre meno pescoso e tenere a bada le ribellioni tra le varie isole è difficile. Scissioni religiose sono sempre più frequenti con sacerdoti che negano la santa binarietà e sostengono che l’unico vero dio sia Akamela o Naupele.

razze fantasy morgot
Akamela

A risolvere lo scisma intervengono i regni uniti Enai, la federazione fondata dai morgot migrati a sud. Dopo aver strappato territori a morgot selvaggi indigeni sono diventati una società aggressiva e agguerrita. E ora sono pronti alla conquista dei territori a nord. Quello che gli mancava era una scusa: e ora con gli scismi religiosi che minano la santa binarietà hanno il casus belli.

Nel frattempo, oltre l’oceano, i morgot hanno raggiunto la costa orientale e fondato una colonia portuale: Udiki. A sud, c’è una nuova terra è abitata da morgot stranissimi, senza pelliccia né ghiandole feromonali. Sono pessimi a nuotare, ma hanno armi fatte di questo materiale luccicante durissimo. Iniziano scambi commerciali con questa specie. Ogni tanto combattono, ma la colonia resiste. E agli indigeni piace commerciare coi morgot e comprare le loro merci esotiche che vengono da oltre oceano. Udiki è guidata dai mastri feromonisti e gli artigiani che custodiscono i segreti per bardare le balene. Queste conoscenze sono custodite gelosamente e passate di padre in figlio per assicurare il potere ai propri discendenti. Ma a molti marinai e mercanti questo accentramento di potere non piace e vogliono la loro fetta. E quindi arriviamo a…

Storia moderna degli uomini foca

Era 3: ultimi 50 anni. Le rovine di Hataka sono state inghiottite dalla giungla: alcuni sostengono che sia perduta per sempre. Altri territori più strategici sono stati integrati nell’impero Enai: il consiglio dei generali è stato sostituito da un imperatore unico che comanda tutto, il discendente di Akamela, l’unico vero dio (il culto di Naupele è stato considerato eretico con l’ultima riforma, ma alcuni fedeli restano…).

Udiki è l’ombra di quello che era un tempo. Restano i grandi edifici e il monopolio dei commerci con Enai. Ma dopo la guerra civile e la persecuzione dei morgot convertiti alla religione umana, molti morgot sono emigrati, ospitati nei regni umani, più a sud.

Qui si sono raccolti nella città di Osterbay, il porto del regno di Endon. E lo hanno trasformato nel più importante hub commerciale del continente. Hanno perso i contatti con Enai a causa di un embargo, ma hanno aperto nuove rotte verso un nuovo continente a sud. Un continente così ricco di risorse, da rendere il vecchio commercio irrilevante. La collaborazione sempre più stretta con gli umani li ha portati ad assumere molte loro abitudini e una grossa tolleranza religiosa e ideologica.

Non essendo una vera e propria libera nazione, i leader sono i membri più ricchi della comunità, con agganci politici, economici e militari.

Culture multirazziali

L’appartenenza etnica, ovvero la propensione umana ad avere più fiducia verso chi ti assomiglia rispetto a chi ha anche solo differenze superficiali, sembra qualcosa di presente negli uomini di tutti i tempi e culture. E se le tue razze fantasy sono umani con buffe caratteristiche estetiche, non è folle pensare che questa appartenenza istintiva sia presente anche per loro.

Ovviamente, il fatto che abbiamo a livello istintivo questa propensione, non significa che non possiamo aggirarla e arrivare all’esatto opposto. E molte civiltà, nella storia, hanno intrapreso più o meno volontariamente questa via.

Roma, che nelle origini faceva tanta fatica a concedere la cittadinanza a qualunque persona nata fuori dal Lazio, si ritroverà ad essere governata da imperatori che vengono da mezza Europa e anche dall’Africa. Molte religioni raccolgono fedeli in modo trasversale tra comunità lontanissime e diversissime. America e Australia hanno attirato, nel corso dei secoli, gente da mille comunità diverse a vivere più o meno pacificamente (meno) fianco a fianco degli indigeni locali. Grosse città attirano emigrati da tutto il mondo, soprattutto se si trovano in punti di passaggio strategici.

Insomma, elaborare culture che assorbano diverse specie e razze fantasy non è follia. Se vediamo gli esempi proposti, possiamo facilmente elaborare alcune buone motivazioni (ovviamente, facendoti le domande giuste, puoi elaborarne anche altre).

Come creare una fazione multirazziale

Un impero enorme dovrà in qualche modo integrare le popolazioni conquistate. Salvo eccezioni biologiche (una razza di uomini termite che si riproducono a ritmi così alti da sostituire la popolazione di un’intera nazione nel giro di una manciata d’anni) l’impero vorrà far fruttare le sue conquiste, e ha bisogno di gente che lavori e paghi le tasse o si presti al servizio militare.

In questo caso, quando l’impero diventa abbastanza grande, tollerare razze e specie diverse nella società, nell’esercito e addirittura nelle istituzioni governative, diventa inevitabile (e solleva resistenze). Non esistono cose come imperi in cui il 90% della popolazione è ridotta in schiavitù (pensa a quanti guardiani ci vorrebbero!).

razze fantasy orchi e nani sovietici
Nell’Unione Sovietica Fantasy non esistono orchi, nani o elfi, ma solo compagni, uniti nella lotta contro i borghesi umani

Nuovi mondi e colonie lontane ma promettenti attirano gente da tutto il mondo. E i pericoli esterni che presentano tendono a far diventare le persone più docili e aperte alla collaborazione anche con chi ha tre occhi e la bocca al posto dell’ombelico. Di nuovo, ci saranno resistenze, ma è possibile creare naturalmente una cultura multirazziale in questo modo.

Comunità che danno apertamente valore alla tolleranza e alla fratellanza per ragioni morali, ideologiche o quello che ti pare, saranno ovviamente più propensa ad accettare tra le proprie fila gente di ogni razza o specie. Non importa se parliamo di città, religioni o ordini cavallereschi.

Per finire c’è una cosa che piace a tutte le razze e specie: la ricchezza. E tra ricchi, con la pancia piena e la casa di proprietà, è più facile superare le proprie differenze superficiali. Città commerciali, o legate alla finanza, piene di lavoro e opportunità attireranno mercanti e uomini d’affari di ogni razza. E visto che sono ricchi si adatterà volentieri a farli sentire a loro agio in cambio di una fetta della torta.

Città del genere, viste le opportunità che presentano, tendono a diventare mete per le migrazioni, proprio come i nuovi mondi che abbiamo già visto. In base alle politiche e alle risorse presenti, possono diventare città multirazziali dove fioriscono la scienza e la cultura, o orribili metropoli con quartieri dormitori divisi in ghetti.

Domande

Hai visto i due possibili approcci per creare velocemente diverse culture in seno alla tua razza fantasy. Quale ti è piaciuto di più?

Se preferisci l’approccio materiale, qual è il conflitto rilevante della tua storia? In che modo può contrapporre due diverse fazioni della stessa razza fantasy? Quali risorse hanno e non hanno queste due fazioni (ricorda, le risorse non sono solo oro, acciaio e cibo, ma anche elettori, manodopera, legittimità)? In che modo questo conflitto e queste risorse hanno dato forma a due culture così contrapposte?

Se preferisci l’approccio storico, segui l’approccio in tre passi così come è scritto qua sopra.

Per finire, una delle culture che hai inventato per la tua specie, potrebbe essere una cultura multirazziale? In che modo ha aggirato la propensione istintiva a diffidare delle specie diverse? Quali resistenze ha creato questa integrazione? Quali punti di forza e di debolezza per la fazione?

Rapporti con altre razze fantasy

Abbiamo visto come biologia e ambiente influenzino la forma e le caratteristiche della tua razza. Ma, una delle parti che costituisce un ambiente fantasy può essere la presenza di altri individui o addirittura altre razze intelligenti, in grado di sviluppare una cultura.

Anche quando due razze si sviluppano in posti molto lontani, magari due continenti separati da un oceano, a un certo può succedere che una delle due riesca a costruire delle navi abbastanza resistenti da affrontare un viaggio del genere.

barca
Una nave abbastanza forte da affrontare l’oceano

Quindi, se hai più di una razza intelligente, è bene pensare a quali rapporti ci siano tra queste due. Stessa cosa tra le diverse culture che hai già inventato per la tua nuova razza. Vediamo come fare.

Rapporti tra fazioni della stessa razza fantasy

Tra le diverse culture della tua razza puoi avere un’ampia gamma di rapporti. Se hanno la stessa biologia, è ovvio che competeranno per le risorse e questo può rendere i rapporti tesi. Ma se compaiono altre razze o specie intelligenti, tribalismo e campanilismo possono appianare rapidamente le differenze e fargli fare fronte comune.

O forse anche l’opposto. Culture diverse che convivono in equilibrio fino a che non arriva un’altra specie intelligente a romperlo. E le culture si dividono in chi si allea con i nuovi arrivati e chi vuole respingerli.

E quindi, cosa fare? Domanda sbagliata: puoi fare quello che ti pare. La domanda giusta è: “come fare”?

Nel solito modo: cercando risposte originali o interessanti a tutte le domande noiose che individuano i punti deboli della nostra creazione.

Perché queste due fazioni sono in guerra da 100 anni? Le guerre di solito durano meno e sembrano delle situazioni spiacevoli in cui trovarsi: cosa li ha spinti, nonostante questo, a continuare? Perché questa fazione è così razzista contro quella specifica cultura? A occhio, due popoli così lontani non dovrebbero neanche conoscersi, e se le vittime sono odiate così tanto perché si sono trasferite proprio lì?

Stratifica le risposte dentro le tue società. Tolte razze con mente ad alveare, i diversi membri di una specie avranno caratteri e opinioni diverse sugli stessi argomenti. Nel medioevo è uno stereotipo vedere che i nobili sono sempre a favore della guerra mentre i mercanti sempre contrari, più o meno a prescindere dalla loro cultura o regno di appartenenza. E le tue razze fantasy non devono fare eccezione.

Rapporti tra razze fantasy (e anche gli umani…)

Le cose si complicano quando andiamo a inventare i rapporti tra due razze intelligenti. In questo caso, infatti, non abbiamo davvero esempi nel mondo reale a cui guardare per prendere spunto (cioè, molti islandesi dicono di credere agli elfi. E, anche nel caso che sia una trollata epocale organizzata a livello nazionale con la complicità di tutta la popolazione islandese, potremmo utilizzare comunque le loro convinzioni, così come le raccontano, come spunto per creare una specie intelligente che interagisce con gli umani. E lo faremo, ma tra qualche paragrafo…).

Di nuovo, motivare qualunque rapporto partendo da biologia e differenze di specie può essere una buona idea, soprattutto se stai creando specie davvero diverse dagli umani. Considera poi gli stessi fattori che regolano i rapporti tra le fazioni: scambi di risorse, competizione, rivalità, amicizia. Crea questi rapporti su più livelli (magari i re delle due fazioni hanno stretto un accordo, ma le rispettive popolazioni continuano a vedersi male).

Insomma, anche in questo caso ricorda che non tutte le culture e i singoli individui di una specie avranno la stessa opinione.

I morgot di Osterbay

Prendiamo i nostri morgot di Osterbay. Hanno buoni rapporti, almeno a livello politico, con il regno di Endon. Anche se non sono proprio rari episodi di intolleranza più o meno violenti nelle città con umani e morgot.

Gli umani, che li hanno sempre considerati degli utili animaletti pieni di belle idee su come fare le navi ma tutto sommato inoffensivi, iniziano a rendersi conto che gli animaletti se la cavano piuttosto bene con la finanza, un gioco inventato dagli uomini, e stanno acquistando sempre più potere e ricchezze.

I rapporti sono decisamente più tesi con Udik. I morgot di Osterbay odiano quelli che considerano traditori che li hanno cacciati ingiustamente. I notabili di Osterbay sono un po’ più miti perché sanno quanto sarebbe utile un rapporto commerciale con loro.

Ma i capi di Udik sono vecchi e rancorosi e non rispondono a nessun tentativo di comunicazione, mentre accumulano debiti, perdono potere e si dirigono inesorabilmente verso il collasso. Forse qualcuno in futuro potrebbe approfittarne.

I rapporti tra Osterbay e Enai sono pochi e rari. Alcuni mercanti portano le loro navi a Enai aggirando l’embargo e caricandole di beni clandestini, ma sono tutto sommato poche da quando è stato scoperto il nuovo continente a sud.

Per finire guardano ai dunga così come li vedono gli umani: più bestie che vere e proprie persone, strappargli terre e risorse è accettabile tanto quanto scacciare un insetto da un frutto che vogliamo raccogliere.

I dunga, che hanno visto per la prima volta queste nuove creature stranissime e non le conoscono ancora bene, hanno notato che i morgot sono più bassi degli umani. E quindi, logicamente, i morgot devono essere maschi e gli umani femmine, visto che tra i dunga funziona così. Pensa che risate quando riusciranno finalmente a capirsi.

ratman

Ultime domande

Che rapporti intercorrono tra la fazione delle tua razza fantasy che ti servirà di più nella tua storia e i suoi vicini?

Partiamo da cose semplici: sono in guerra o in pace? Quanta gente, nelle due rispettive culture, pensa che sarebbe meglio fare il contrario (fare la guerra se c’è la pace, e viceversa)? In che modo questa opinione si spalma tra le diverse classi sociali e le sottofazioni?

Fatti le stesse domande con fazioni di specie diverse. In caso di rapporti apertamente amichevoli (non solo commercio, che piace a tutti) chiediti come sono riusciti a superare le loro differenze biologiche ed etniche e diventare alleati. Non intendo solo superare il senso di appartenenza etnico che ti fa diffidare di uomini foca deformi. Intendo anche a livello fisico, come realizzare canali e terme per non far cascare la pelle ai nuovi arrivati morgot.

Questi rapporti possono arrivare a creare nuove culture? Se sì, torna al paragrafo precedente e aggiungile alle culture già create.

La tua nuova razza fantasy: [inserire nome]!

Ok, a questo punto abbiamo già due razze fantasy pronte per essere usate. Certo, dobbiamo riempire alcuni dettagli e integrarle per bene nel nostro mondo (gli esempi nel vuoto, purtroppo, hanno dei limiti).

Ma, se hai risposto alle domande proposte alla fine di ogni argomenti, ora anche tu hai realizzato con le tue mani una razza fantasy originale e pronta per essere usata nelle tue storie e avventure. Se invece non lo hai fatto… beh, ti consiglio ti tornare indietro e farlo subito.

Ora non hai neanche la scusa di dire che volevi farti un’idea generale prima di provarci.

Fatto? Fantastico.

razze fantasy simpson
Possibile illustrazione della tua nuova razza fantasy!

Complimenti, ma il lavoro non è ancora finito. Nella prossima sezione vediamo i problemi più frequenti in cui è facili incorrere, i fattori che molti dimenticano di considerare e tutti i casi speciali che vale la pena di approfondire.

Magari la tua razza non avrà nessuno di questi problemi o, addirittura, li hai già affrontati correttamente in modo istintivo. In questo caso, a fine articolo, fatti i complimenti da parte mia.

In caso contrario ecco l’occasione per lucidare i punti più ruvidi della tua creazione fino a farli brillare.

Problemi con le razze fantasy

Diamo una rapida occhiata a tutti i problemi in cui è facile incorrere mentre inventiamo una razza o una specie e, soprattutto, come aggirarli o addirittura sfruttarli a nostro vantaggio.

Alcuni dei prossimi paragrafi parlano di argomenti molto specifici che potrebbero non comparire per nulla nelle tue creazioni. Ti consiglio di leggerli comunque per capire l’approccio e studiare gli esempi. E poi, chi lo sa, forse in futuro scriverai qualcosa del genere e sarai già preparato.

Perché usare elfi, nani e orchi

Dopo aver visto tutte le bizzarrie che possiamo inventare quando creiamo una razza fantasy, uno potrebbe chiedersi “perché diavolo dovrei usare elfi nani e tutta la sfilza di razze fantasy cliché?” Un’ottima domanda e in effetti può essere un’ottima idea abbandonare del tutto questi cliché per creare qualcosa di nuovo.

Ma abbiamo appena speso quasi diecimila parole su come fare questo. Vediamo invece cosa fare quando vuoi usare nani, orchi ed elfi, e perché in alcuni casi può partire da questi cliché può portare a risultati eccellenti.

Il pubblico ama le cose familiari, ma vuole anche un po’ di originalità. Prendere i cliché tropi a cui è abituato e con cui si sente al sicuro, e modificarli quanto basta da dare una prospettiva nuova, senza distruggere il senso di familiarità, in molti casi è una strategia vincente.

Nani e hobbit

Vediamo un esempio con gli elfi gli orchi i nani.

I nani, secondo il cliché, sono bassi, amano ubriacarsi e brandire asce, vivono in miniera, sono bravi fabbri, e odiano gli elfi. Tutte caratteristiche accettabili, ma prese così sembrano scollegate. Un’altra cosa che non mi ha mai convinto molto dei nani è il fatto che siano forti o guerrieri temibili al netto della loro altezza da bambini. Esistono eccezioni, ma in molti scontri fisici il peso sembra essere una variabile molto rilevante. E i nani, spesso, non sembrano più grossi degli hobbit, che non sono famosi per le loro doti guerresche.

Le uniche differenze, a prima vista, sono l’abbigliamento (gli hobbit camminano scalzi) e la peluria facciale (gli hobbit si radono). Differenze simili ci sono pure tra gli umani, senza bisogno di chiamare in causa specie diverse.

Quindi direi che i nani, a ben vedere, sono hobbit. Se consideriamo il loro nome ingiurioso poi (quale popolo sano di mente deciderebbe di chiamare sé stesso “gente sproporzionatamente piccola”? Lo fanno perché sanno che i lettori del libro sono umani?) diventa chiaro che il nome “nano” è stato deciso da qualcuno che nano non era.

razze fantasy nani
Un nano, o un hobbit con armatura e barba?

Le navi naniere

Gli elfi hanno rapito degli hobbit, li hanno caricati in nave, e riportati nel loro regno come schiavi, a scavare cunicoli in miniera.

Un paio di secoli di questo trattamento e la cultura degli schiavi nani e quella degli hobbit inizia a diversificarsi parecchio: lingua, vestiti (nelle miniere servono scarpe corazzate, non si può andare scalzi come nella contea), moda (gli aguzzini elfi non concedono rasoi o lame ai prigionieri che quindi iniziano ad acconciarsi le lunghe barbe), cucina (iniziano a bere alcol, un’incredibile pozione elfica che ti rende felice e vomitoso) e un sacco di altre cose.

Dopo la guerra di secessione degli elfi e la vittoria dei nordisti, i nani vengono liberati. Ma molti non vogliono tornare a “casa”: sono nati in miniera e non hanno mai visto la contea. Decidono di restare lì e continuare a lavorare come minatori e fabbri. Tanto il grosso del lavoro nelle forge elfiche erano già loro a farlo.

L’ascia è il loro simbolo di rivolta. Non ci capisco molto di scherma, ma a occhio se hai delle braccine corte, usare un’arma lunga, tipo una lancia, sembra un’idea migliore rispetto a un’ascia. Ma la prima rivolta contro i dominatori elfi è partita da un manipolo di schiavi boscaioli che hanno fatto a pezzi i loro aguzzini con le asce da legna. E il simbolo poi è rimasto. I capitani e i generali nani portano ancora oggi la loro ascia, a mo’ di scettro, anche se il grosso delle truppe usa armi diverse.

marines
Le spade di solito non sono molto utili in una guerra moderna, ma ad alcuni soldati piace portarle lo stesso

Per “giustificare” le caratteristiche cliché dei nani, non bisogna per forza rispondere in questo modo. Anzi: ci sono migliaia di risposte possibili e alcune si concentreranno su altre caratteristiche invece di quelle “decostruite” qui. Ma con questo approccio, nelle tue creazioni originali potranno trovare posto razze fantasy classiche senza scadere negli stessi identici cliché già visti centinaia di volte in opere molto più famose della tua.

Razze fantasy e specie fantasy

Che differenza c’è tra razza e specie? Può sembrare una domanda inutile, ma se hai intenzione di inserire mezz’elfi, mezz’orchi e mezzi nani nella tua storia, farai bene a pensarci nei minimi dettagli.

Razza è un termine strano, usato sia nella scienza che nel linguaggio informale, con significati spesso diversi. Ai fini di creare un mondo originale e credibile, prendiamo una definizione funzionale (se hai un’esame di biologia, questa definizione potrebbe essere insufficiente: studia sul tuo manuale!).

Due individui sani di razze diverse hanno caratteristiche biologiche praticamente uguali e possono accoppiarsi e generare un nuovo individuo sano in grado di riprodursi. Due individui di due specie diverse, non possono.

Ok, dopo il capitolo su Come scopano? forse inizierai a pensare che è una fissa personale. Ma, di nuovo, pensare a questi dettagli non è utile solo per creare pornografia fantasy.

Razze fantasy: culture e fazioni

Se orchi, nani, umani ed elfi sono solo razze diverse e le differenze tra loro sono più che altro estetiche e superficiali (un po’ come tra noi umani cambia il colore della pelle, o il taglio degli occhi) ti rimando al paragrafo Razze nel senso razzista del termine. Ma tieni conto che in questo caso, ci saranno davvero molti mezz’elfi e mezzi cosi in generale. In ambientazioni più globalizzate dello pseudomedioevo fantasy, molte caratteristiche differenti sono destinate a sfumare sempre di più, con il mescolarsi delle persone.

E comunque, anche nel medioevo, soprattutto in un gioco, molte differenze razziali, a livello di gameplay, diventerebbero molto strane. Al là del potenziale offensivo, un gioco dove i tedeschi hanno un bonus alla puntualità, i nigeriani +1 ai tentativi di truffa, e i russi l’immunità all’alcol, rischia di diventare farsesco (magari per un gioco comico, tipo South Park, potrebbe funzionare. Ma in casi più seri, no).

south park
Ah, le famose quattro classi dei giochi di ruolo fantasy: guerriero, mago, ladro ed ebreo…

Puoi motivare alcune differenze attraverso influenze culturali e ambientali (chi cresce in una zona di guerra ha più probabilità di saper usare un fucile o riconoscere una mina rispetto a chi cresce in un luogo tranquillo) ma qui chiamiamo in causa fazioni e culture, non intere razze e quindi non è l’argomento di questa guida.

Specie fantasy: amanti, sposi e linee dinastiche

Le cose cambiano se nani, elfi e compagnia bella sono specie diverse. Perché, in questo caso, non ci sono bambini. Può sembrare una cosa da poco, ma come abbiamo visto in questo post, il senso di appartenenza alla famiglia è un legame molto forte, sopratutto nelle società molto tradizionaliste, come spesso sono quelle degli pseudo-medioevi fantasy. E non poter mettere su famiglia con dei nani non permette di sviluppare il legame parentale che c’è tra gli umani.

Questo non significa automaticamente guerra, odio e pogrom, ma di certo non aiuta molto l’integrazione pacifica.

E, visto che siamo nel medioevo, non dimentichiamoci dei poveri Re e nobili in generale. Nelle società in cui il potere è ereditario, i capi amano far sposare i propri figli con quelli di un nuovo alleato, per farlo diventare famiglia ed essere (relativamente) sicuri che non cercherà di scannarti in futuro.

Il re degli uomini e il re dei nani, però, non hanno modo di fare cose del genere e neanche questo aiuta molto a convivere pacificamente tra regni confinanti.

Chiaramente, non poter concepire figli, non significa che non ci siano rapporti romantici tra umani e nani. Gente che sfida il senso comune e i pregiudizi e decide di vivere lo stesso assieme. Se restiamo in Europa, durante il medioevo mantenere uno stile di vita “inappropriato” (per la morale dei tempi) con amanti, non corrispondeva automaticamente a essere bruciati sul rogo, come uno potrebbe pensare. Ma di certo non erano attività ben viste, e spesso per evitare sanzioni o mobbing, venivano fatte di nascosto.

futurama

Non è difficile immaginare che tra due amanti di specie diverse possano succedere cose simili. D’altra parte amori proibiti e impossibili sono sempre stati uno degli argomenti preferiti dagli artisti. Quante opere, poesie e canzoni ci sono, in questo medioevo, che cantano amori del genere?

Muli e ligri

Ok, magari ora vuoi usare specie diverse, ma ti dispiace rinunciare ai mezz’elfi e ai mezz’orchi. La buona notizia è che puoi avere entrambe le cose.

Individui di specie diverse, ma abbastanza simili, ogni tanto possono fare figli. Muli, ligri e animali del genere, con caratteristiche biologiche distinte sia dal padre che dalla madre. E sterili.

tiger king
Una ligre di fianco a un mezzo goblin

Torniamo al problema di prima: senza progenie, matrimoni politici e fusioni tra famiglie diventano impossibili. Ma ti permette di inserire un nuovo ingrediente tra le tue razze.

Se stai creando società in stile medievale, tradizionaliste e incentrate attorno a una larga famiglia, i mezz’elfi se la passano decisamente male, perché ovviamente non saranno ben visti né dagli umani né dagli elfi. Parie sociali che fanno brutti lavori o diventano briganti, alimentando ulteriormente gli stereotipi.

O magari, invece, visto che non solo sono sterili, ma spesso sono proprio non interessati al sesso, il sultano li usa come guardie per il suo harem, pagando bei soldi per farli arrivare dalla Norvegia.

Considera, poi, che nella realtà gli animali ibridi hanno caratteristiche diverse in base alla specie del padre: un cavallo e un’asina generano un bardotto, ma una cavalla e un asino generano un mulo, due animali diversi.

Non sentirti obbligato a fare lo stesso con gli elfi perché se no gli allevatori che ti seguono si offendono. Ma, come sempre, rispondere a domande simili ti dà modo di ampliare il mondo e approfondirlo, allontanandoti dai cliché più abusati.

Decidi quali specie inventate possono fare degli ibridi, e chiediti perché. Forse umani ed elfi possono fare mezz’elfi, ma i nani no. I nani si riproducono solo con altri nani. E in effetti sono fisicamente molto più diversi dagli umani rispetto agli elfi.

Piccolo popolo e mitologia

Inventare razze fantasy, sotto un certo punto di vista, assomiglia a inventare sistemi magici. Uno dei motivi è che, in entrambi i casi, abbiamo la possibilità di scegliere la via “realistica”. E no, non intendo che esistono la magia o gli gnomi nel mondo reale.

Intendo che esistono persone che ci credono. E, al di là della nostra personalissima opinione sulla loro intelligenza, queste persone non sono tutte dei gonzi creduloni. Spesso credono in sistemi complessi e, fino a un certo punto, sensati e coerenti con la loro logica interna. E questi sistemi sono una miniera d’oro quando vogliamo fare worldbuilding.

Come molte magie tradizionali, molte razze inventate sembrano seguire delle regole morali, invece che fisiche. Non nel senso che hanno una grande etica, ma nel senso che scompaiono e ricompaiono proprio dove e quando serve, che le loro maledizioni sembrano attivarsi in base a fenomeni umani (gelosia, tradimenti, cose simili) invece che secondo le regole della fisica, nel senso che molte loro azioni sembrano avere una forte carica simbolica e sono difficilmente spiegabili razionalmente.

Gli elfi islandesi, le streghe delle fiabe e i demoni infernali non sembrano sottostare alle nostre stesse regole di base (dittatura delle risorse, conflitti ideologici, gestione delle dimensioni) o, se le seguono, lo fanno con una logica talmente diversa dalla nostra da essere irriconoscibile.

Questo è uno dei casi dove, se rispondi a domande concrete come quelle indicate sopra, ti consiglio di tenerle il più possibile nascoste al pubblico. Approfondiremo meglio il concetto nell’articolo su come inventare magie, ma per ora basta sapere che più informazioni darai su cosa sono davvero, tanto più mondani diventeranno, e perderanno quell’alone di ineffabilità che può trasformare un deus ex machina, in una dinamica terrificante, miracolosa o in qualche modo significativa.

crone
Se gestisci bene il senso di ineffabilità, il pubblico non saprà nemmeno bene se quella che hai creato è una specie, un gruppo di esseri sovrannaturali o dei demoni. In questo caso, ottimo lavoro…

Da questi presupposti puoi tirare fuori gli elfi ipercapitalisti e sadici di Swanwick o i Grandi Antichi di Lovecraft. Non disprezzare questa possibilità, solo perché poco “materialista”.

Elfi islandesi

Ma, come avrete capito, partire da dinamiche materialiste è quasi sempre l’idea migliore, soprattutto se vuoi realizzare qualcosa di molto approfondito e complesso in tempi rapidi.

E puoi utilizzare in questo modo anche i miti e il folklore. Come? Partendo da quello che fanno secondo i miti e chiedendoti perché, in modo da elaborare biologia, risorse di valore, culture e fazioni che rendano il loro comportamento di partenza necessario e logico.

Ovvero partendo dai dettagli fighi all’indietro, verso le cause. Solo che i dettagli fighi, invece di inventarli tu, li prendi in prestito da qualche sciamano senza mutande vissuto 2000 anni fa.

Abbiamo detto che molte di queste creature hanno un comportamento spesso ineffabile legato in modo personale al protagonista che li incontra. Ma tolta questa blanda caratteristica sono diversissime.

Non potremo vederle tutte, ovviamente, perché ne esistono centinaia di migliaia. Ma diamo un’occhiata a una in particolare e proviamo a giocarci un po’ fino ad ottenere qualcosa di originale. Prendiamo gli elfi islandesi.

skyrim
Il centro di Reykjavic, in Islanda

Dopo una velocissima occhiata su wikipedia ho visto che vivrebbero in un mondo parallelo ma possono entrare nel nostro. Si aggirano nei boschi e si vestono e comportano in modo relativamente simile agli umani. Ogni tanto buttano giù massi e spaccano cose. E andrebbero chiamati popolo nascosto: la parolina con la E (cioè con la A, visto che elfo in islandese si dice alfar) è considerata denigratoria. Un po’ come i nani di prima, che odiano essere chiamati nani invece che hobbit.

Elfi e polline

Ok, quindi gli elfi vivono in un mondo parallelo da cui estraggono le loro risorse senza entrare in competizione con gli umani. Ma hanno bisogno del polline, una cosa che nel loro mondo non esiste. Quindi da tempi immemori usano portali per entrare nel nostro mondo e prendere la preziosa risorsa. Col passare dei secoli molti portali sono andati distrutti e, nel mondo degli elfi, c’è stata una guerra civile. Il risultato è che un regno elfico non ha più portali per entrare nel mondo del polline.

Quindi cerca di aprili con una specie di Large Hadron Collider elfico. Il che funziona, più o meno, ma ogni tanto materializza elfi dentro la roccia compatta generando esplosioni e frane. Ed elfi atomizzati.

Conoscono il folklore isalndese umano, secondo cui gli elfi rubano i bambini, leccano i cucchiai e cagano sugli zerbini e per questo non amano essere chiamati così: a loro interessa solo il polline. Il fatto che in Islanda non ci sia una grande abbondanza di prati fioriti lontani da insediamenti umani, spiega perché comunque ogni tanto esistono incontri tra le due specie (non ci sono più portali che vanno in luoghi più discreti ma ricchi di polline, a quanto pare).

Razze fantasy mutanti

Abbiamo visto all’inizio come evitare di creare specie-fazioni, dove i nani sono tutti minatori ubriaconi e gli elfi tutti degli hippie ariani e snob. Se hai seguito l’approccio che ti ho proposto è impossibile che tu abbia creato specie-fazioni.

Abbiamo anche visto come prendere le specie-fazioni più abusate e modificarle fino a renderle qualcosa di originale senza perdere del tutto la familiarità. Ma anche in questo caso è impossibile non allargare le specie e considerare il fatto che ci siano diverse culture (come i nani schiavi liberati, e gli hobbit rimasti nel loro continente originale privo di alcol, ma ricco di erba pipa).

Ma forse tu vorresti davvero fare una specie-fazione, dove tutti i membri sono davvero simili, come se fossero la stessa fazione. Ovviamente puoi, basta rispondere alla domanda “perché”?

Magari questa specie ha una coscienza collettiva, una mente ad alveare. Oppure vengono controllati tramite feromoni dai “capi”, in stile colonia di formiche. In direzione opposta potrebbero essere una specie robotica, di nuovo con una coscienza condivisa e programmazioni simili. Ma anche in questi casi limite considera che se interagiscono pacificamente con specie intelligenti più “normali” svilupperanno delle routine di comportamento diverse per comunicare meglio con la fazione vicina. Magari non sviluppano culture diverse, ma diverse routine di comportamento.

Un’altra possibilità è inventare razze “mutanti”, create in laboratori o in posti specifici, dove tutti i membri nascono e vengono cresciuti nello stesso posto. Situazioni del genere potrebbero evolversi, col passare di lunghi tempi, fino a sviluppare diverse culture, ma prese nel giusto periodo sono ottime candidate per creare specie-fazioni.

Razze fantasy nel senso razzista

Ma forse, in realtà, non te ne frega niente di creare razze fantasy. Avere degli orchi mangiauomini rovinerebbe le tue profonde metafore sulla società moderna e sul razzismo, e tu non vuoi compromessi per il messaggio politico del tuo romanzo fantasy.

Beh, complimenti per essere arrivato fin qui (questa guida è lunga!): questo paragrafo è per te. Perché magari vuoi inventare un mondo fantasy senza razze fantasy, ma con diverse etnie umane, ognuna con le sue culture, differenze fisiche e stereotipi.

In questo caso hai un vantaggio incredibile: il nostro mondo funziona esattamente così e puoi copiare a piene mani da qualunque evento storico antico o contemporaneo per trovare migliaia di spunti ed esempi.

Puoi copiare pedissequamente eventi storici poco noti e farla franca, ma ovviamente questo è lavorare al massimo dello sforzo per il minimo del risultato, in termini di qualità. Sei in un mondo fantasy e ha senso approfittare dei vantaggi offerti dal poterti svincolare dai fatti accaduti realmente e creare fatti che risuonino in modo più significativo con la tua opera.

“Il tuo corpo tradisce la tua degenerazione”

Puoi mescolare diverse culture, farne incontrare altre che sono vissute in tempi o luoghi troppo distanti nel nostro mondo. Puoi anche semplicemente concentrarti su piccoli dettagli per rendere l’idea di un mondo che funziona come il nostro ma, allo stesso tempo, è molto diverso.

In disco Elysium i Semenesi sono un’etnia molto simile agli africani del mondo reale, con tanto di colonialismo da parte di nazioni simil-europee.

Ma quando incontriamo Measurehead, abbiamo a che fare con un semenese gigante col corpo ricoperto di tatuaggi che mostrano le misure del suo cranio e del suo corpo. E parlandogli scopriamo di avere a che fare con un razzista di proporzioni bibliche, che cita Lombroso (vabbè, il suo equivalente fantasy) per dimostrare la sua superiorità e, soprattutto, la tua degenerazione fisica e morale.

disco elysium

Basta creare una frenologia che, invece di predicare la superiorità dei bianchi preferisce quella dei neri, e subito abbiamo un sacco di differenze sottili ma sostanziali da usare per dare spessore al nostro mondo inventato.

Crea personaggi, non popoli

Chiudiamo con tre consigli fondamentali quando si fa worldbuilding in generale, e ancora di più quando creiamo una razza fantasy.

Primo: crea personaggi, non popoli. Questo consiglio può sembrare strano. Se devo creare un singolo personaggio perché diamine sono stato a inventare un’intera razza divisa in cinque culture diverse?! Perché senza queste informazioni, non potresti creare quel singolo personaggio. In fondo, se stai scrivendo una storia, saranno i personaggi a muoverla.

E le loro caratteristiche, legate anche a specie e razza, costituiscono chi sono, quello che possono fare, e il loro significato nella tua storia. Tutti gli autori di successo sostengono che è necessario che tu conosca bene i tuoi personaggi per renderli memorabili e degni di empatia. E sapere di che specie sono, cosa mangiano, se possono volare o fare la pipì e tutte le altre cose legate a biologia, comportamento e cultura sono fondamentali se vuoi conoscerli davvero.

Senza contare che caratteristiche strane, sovrannaturali o in qualche modo fantasy possono essere strumenti materiali per muovere la trama. Come dovrebbe succedere in un fantasy: altrimenti staresti facendo una storia d’avventura coi protagonisti travestiti da orchi e elfi.

Cono di visione e razze fantasy

Il secondo consiglio è: gestisci il cono di visione, ciò che verrà mostrato e non mostrato al pubblico. O, per essere più precisi, mostra solo quello che è strettamente necessario a far procedere la trama e tieni nascosto tutto il resto.

Anche questo può sembrare un consiglio poco intuitivo, visto tutto il lavoro fatto per creare la nostra specie fantasy. La maggior parte delle informazioni che crei servirà per te: dovrai mostrare al lettore solo quelle necessarie a fargli godere la storia. Potrai concederti ogni tanto di indugiare su qualche elemento bislacco (se riesci a drammatizzarlo bene in una scena, o includerlo in interazioni coi giocatori, nel caso di un’avventura).

Ma tutto il mondo che hai creato è un’infrastruttura per la tua creazione vera e propria: la tua opera. È lei la protagonista, non i dettagli fighi che non sei riuscito a infilarci dentro. Altrimenti, rischi di creare rumore inutile. In una storia sui tre moschettieri, non posso perdere un capitolo a spiegare cosa fanno i samurai in Giappone, anche se Francia e Giappone sono due diverse culture della stessa specie.

Filtra le informazioni

L’ultimo consiglio è legato al cono di visione: filtra le informazioni attraverso gli abitanti del tuo mondo. Perché non devi solo dosare le informazioni che darai al pubblico. Devi decidere come consegnarle. Il tuo punto di vista, quello di creatore del mondo fantasy, è esterno alla storia e non andrà mai bene, perché romperà l’immersione del lettore.

Come reagiresti se, durante la battaglia di Moria ne Il signore degli anelli, il film si interrompesse ed entrasse in scena Tolkien a spiegarci come è affascinante la storia della decadenza di Moria, dei bei banchetti che facevano un tempo, e di come Balin scava troppo e libera un Balrog?

E infatti, il film ci dà queste informazioni, ma attraverso le parole di Gandalf, di Gimli e del vecchio diario di Balin. Ovvero le filtra attraverso i personaggi interni all’opera. Tu devi fare la stessa cosa.

Gli abitanti del tuo mondo non hanno il tuo stesso privilegio di sapere tutto e, il poco che sanno (magari perlopiù sbagliato) lo hanno ricavato osservando il proprio mondo dall’interno.

Trasforma le tue conoscenze in miti religiosi, leggende, spiegazioni filosofiche e teorie scientifiche. In questo modo darai forma ai sapienti del tuo mondo e le loro spiegazioni più diffuse. E avrai il vantaggio che, nel caso una delle tue invenzioni si riveli traballante a una seconda occhiata, puoi sempre dare la colpa agli stupidi nani che non hanno capito niente e ai loro miti sbagliati.

Non rivelare mai le informazioni sul tuo mondo, ma falle pronunciare ai personaggi che lo abitano.

Razze fantasy: l’approccio giusto

Se hai seguito quello che ho scritto a questo punto avrai in mano una razza o una specie fantasy o aliena per la tua storia e per i tuoi giochi di ruolo. Allenati a usare questo metodo e alimenta il tuo serbatoio di idee fighe studiando e godendoti libri, film e videogiochi: con un bacino di conoscenze abbastanza largo non ti mancheranno mai le idee.

Ma, soprattutto, se segui l’approccio generale che sta dietro al metodo, trasformare i problemi in opportunità per dare più valore alla tua creazione, potrai affrontare anche questioni che in questa guida potrebbero essermi sfuggite.

Ora scusatemi, ma devo prendere ad asciate un barile di birra in miniera. Tradizione nanica.

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