La storia ci insegna che, di solito, sostanze usate comunemente in passato oggi sono considerate droghe. Ma a volte succede il contrario e diamo la caccia a finte droghe…
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Finte droghe: dagli scherzi all’allarmismo
Avete sentito parlare di questa nuova terribile droga in voga tra i bambini che ti frigge il cervello, crea ulcere sulla pelle e ti fa cascare i denti? A periodi alterni i giornali ci propongono titoli del genere. Ed è vero che ogni tanto prendono piede nuove droghe che presentano nuovi pericoli. Ma ogni tanto l’allarmismo prende il sopravvento e ci spaventiamo per sostanze innocenti.
D’altra parte i ragazzini che si affacciano al mondo degli adulti sono sempre alla ricerca di nuovi fantastici modi di sballarsi, preferibilmente più economici di quelli tradizionali, e questo porta ogni tanto alla nascita di miti e leggende su presunte sostanze comuni in grado di sballarti se trattate in modo giusto.
Oggi vediamo la top 5 delle droghe finte più famose della storia.
Finte droghe: le regole del gioco
Chi legge il mio blog sa che una top 5 non può iniziare senza una serie di regole e parametri che giustifichino le mie scelte. So quanto amate i parametri, quindi ecco l’elenco per questa classifica:
Un sacco di spacciatori confezionano droghe false (cartone invece di fumo, gesso invece di cocaina, cose del genere) per truffare i tossici più creduloni. Alcune persone, consumando il gesso, riescono ad autosuggestionarsi fino a provare un minimo di sballo. Queste storie non contano per la classifica. C’è chiaramente una parte che sta cercando di truffare l’altra e, per quanto apprezzi lo spirito, non è il tipo finta droga di cui parleremo oggi.
Il passato è pieno di sostanze dalle proprietà miracolose che in realtà non esistono. Perlopiù sono medicine, ma esistono filtri d’amore o di follia che in un certo senso potremmo considerare droghe. Ma d’altra parte, in tempi antichi, lo stesso concetto di droga è molto diverso dal nostro, e non ho modo di vedere se queste finte droghe fossero effettivamente consumate dai tossici in cerca di sballo, quindi non contano.
Ci sono un sacco di leggende metropolitane sulla distribuzione di droga ai bambini, tipo gli acidi spacciati attraverso i tatuaggi lavabili, per creare piccoli tossici e futuri clienti. Queste storie, ovviamente, sono stronzate. Ma in ogni caso non contano: l’LSD è una droga vera, anche se questa storia è falsa.
Parecchie sostanze sono circondate da un’aurea di mito. La noce moscata e i rospi allucinogeni, per esempio. Dal poco che ho trovato online pare che siano perlopiù sostanze in grado di ucciderti o farti stare comunque molto male e, nonostante sballino davvero, sono praticamente impossibili da essere assunte a scopo ricreativo. In ogni caso, visto che sballano, ho deciso che non contano.
Non sono un medico: il fatto che, in base alle mie ricerche, queste sostanze non sballino non vi sto invitando a consumarle. Anzi, non fatelo. E soprattutto, se lo fate e vi sentite male, non denunciatemi!
5. Aspirina con la coca cola: il nettare degli dei
Iniziamo al quinto posto con un classico: sciogliere un’aspirina nella coca cola produce una bevanda stupefacente, o afrodisiaca, o antidolorifica, o velenosa in base alla versione della storia. Perché è una storia che oramai circola da quasi un secolo, con la prima testimonianza all’inizio degli anni ‘30 nel Journal of the American Medical Association, dove un medico lancia l’allarme. I bambini stanno bevendo aspirina con la coca cola per sballarsi ed “è un’abitudine pericolo come l’assunzione di narcotici”.
Il dottore non porta prove per la sua affermazione e, dopo un’iniziale trambusto, la notizia sparisce nel dimenticatoio. Ma da allora, a periodi alterni, è continuata ritornare. Alla fine degli anni ‘70 ha conosciuto una diffusione ampissima grazie al musical Grease, dove viene mostrato che ha effetti sballanti.
A un certo punto si è fatta avanti addirittura la Bayer, l’azienda dietro l’aspirina, per chiarire che non produce alcun effetto euforico se mescolata con la coca cola. Anzi “la Coca-Cola, contenendo caffeina, non interferisce con il meccanismo d’azione del farmaco ma ne aumenta le proprietà analgesiche.”
Il mix stupefacente di coca cola e aspirina, oggi, è una leggenda perlopiù dimenticata, o utilizzata come esempio lampante di finta droga.
4. Canne di bucce di banana
I fumatori accaniti, non importa se di tabacco o di erba, in tempi di crisi possono ritrovarsi a fumare di tutto, pur di sedare la dipendenza. Ed è da tempi immemori che ci sono leggende riguardo a determinate erbe e piante in grado di sballarti o di saziare la fame di nicotina.
Ma tra i vari surrogati della marijuana che sono stati utilizzati negli anni, uno brilla su tutti gli altri per diffusione e follia: farsi le canne usando bucce di banane secche.
Questa leggenda inizia nella seconda metà degli anni ‘60, tra i circoli di hippy alla ricerca di qualcosa di più economico della marijuana per farsi le canne. Ci sono diverse leggende su chi abbia fatto nascere questo mito, e uno dei candidati è Donovan, l’autore di Mellow Yellow, una canzone del 1966 che avrebbe contenuto una strofa dove si dava a intendere che le banane potessero sballare. Purtroppo l’electric banana del testo, secondo Donovan, si riferirebbe a un vibratore giallo in realtà.
La canzone Mellow Yellow ha sicuramente contribuito a rendere famosa la pratica, ma il cantante non c’entra nulla con l’invenzione. Allora chi ha messo in circolo questa leggenda? Un altro possibile candidato è Country Joe McDonald, il cantante della band Country Joe and the Fish, che a sua detta avrebbe passato oltre 500 canne di buccia di banana durante i suoi concerti.
La bananodina
La ricetta di Country Joe per le canne viene pubblicata da una rivista per studenti di Berkeley (pare che all’Università di San Francisco si divertano tutti a fare scherzoni con truffe) nel 1967, dove si indica di prendere solo i filamenti bianchi all’interno della buccia, seccarli e polverizzarli. In questo modo si otterrebbe la bananodina, una sostanza chimica sballosissima che però purtroppo non esiste.
Contribuiscono anche articoli e scoop che portano avanti le preoccupazioni dei vari giornalisti su questo pericoloso fenomeno. Nel maggio 1967 la Food and Drugs Administration compie i test necessari sulle bucce di banana e divulga il prevedibile risultato: non sballano.
Ma ormai la notizia è troppo diffusa e la dichiarazione non basta a farla sparire.
La ricetta della bananodina viene ripresa, nel 1970, da The Anarchist Coockbook, libro pieno di ricette per esplosivi, armi rudimentali e altre preziose informazioni per gli spiranti Joker, e diventa famosa in tutto il mondo.
Nonostante col passare del tempo la buccia di banana sia diventata una finta droga quasi scomparsa, non si è del tutto estinta, con dei carcerati del Maine, beccati nel 2013 a fumare canne di buccia di banana in cella.
3. I-Dosing: la droga del futuro
Alcune droghe finte sembrano necessitare del consumo di grossi dosi di droghe vere per essere concepite. L’I-dosing mi sembra una di queste. Nel 2008 diversi quotidiani e tg italiano rilanciano il presunto allarme della guardia di finanza riguardo la nuova droga che sta sballando i giovani: l’I-Dosing.
Fanno riferimento al sito I-Doser, dove è possibile scaricare brani audio in grado di generare battiti binaurali, un fenomeno acustico in grado di interagire con l’attività cerebrale. Tutti questi paroloni per dire in pratica che è una droga futuristica e fantascientifica che si ascolta.
La notizia, nonostante alcune famiglie terrorizzate, viene accolta con un certo scetticismo (da noi, perlomeno. A quanto pare negli Emirati Arabi il sito è stato chiuso in quanto considerata una droga, nonostante lo scetticismo di alcuni poliziotti del luogo. Comunque, se mi leggete da lì, saltate questo paragrafo e andate direttamente alla prossima finta droga).
Ed effettivamente molti giornali fanno dietro-front e iniziano a parlare di effetto placebo e di una campagna di marketing dell’azienda per attirare l’attenzione tramite controversie. La stessa idea di ascoltare una droga e sballarsi è ridicola d’altra parte, giusto? Giusto?
Battiti binaurali sballosi
I battiti binaurali, in soldoni, sono dei suoni immaginari che pensiamo di sentire quando veniamo posti in condizioni uditive particolari. E, secondo diversi esperimenti, possono avere davvero dei leggerissimi effetti sull’umore e sulla percezione di alcune persone. Secondo dei test, alcuni brani dell’I-Doser, se ascoltati al giusto volume e con le giuste cuffie, possono generare, ogni tanto, battiti del genere.
Allora l’I-Dosing è una droga vera? È una top 5 di droghe finte: quindi no, o almeno non ancora. Se da una parte è possibile utilizzare i battiti binaurali per integrare terapie farmacologiche da soli non sembrano avere una grande utilità, ad oggi. E parecchi scienziati, medici e professori universitari hanno espresso un grande scetticismo riguardo non solo la possibilità di replicare gli effetti degli stupefacenti in questo modo, ma anche quella di sballarsi in generale.
Nel 2014 è stato compiuto un minuscolo test (solo 4 persone più il gruppo di controllo) nell’Università dell’Oregon, per misurare gli effetti dell’I-Dosing che si sono rivelati nulli. Le persone che affermano di essere sballate da questi brani, molto probabilmente, stanno solo sperimentando un effetto placebo.
Forse in futuro si inventeranno qualche cuffia speciale per sballarti senza rovinarti la salute, ma possiamo star tranquilli che quanto meno negli Emirati Arabi avremo comunque un posto al sicuro dalla droga.
2. Oki: la cocaina degli idioti
Finora abbiamo visto solo sostanze (l’I-Dose non è propriamente una sostanza, ma vabbè…) abbastanza idiote, che potevano far capire subito di essere finte droghe. Ma i farmaci? Sono in ogni casa, e molti contengono sostanze chimiche strane. Al di là della gente dipendente da farmaci effettivamente sballosi, un sacco di ragazzini ha provato, più o meno consapevolmente, a buttare giù medicine strane alla ricerca di uno sballo facile.
E se in alcuni casi ce l’hanno fatta, in molti altri hanno fallito. Nel 2014 Panorama lancia l’allarme: tra gli adolescenti prende sempre più piede la moda sniffare oki, un farmaco antinfiammatorio, che assunto in questo modo avrebbe effetti stupefacenti.
Lo stesso Panorama, pochi mesi dopo, cerca di moderare l’allarme intervistando un farmacista che conferma l’ovvio: l’oki, se pippato, non diventa una droga. Al limite infiamma il naso.
Ma il danno è fatto e l’allarmismo, tanto per cambiare, invece di arginare un danno inesistente, porta alla conoscenza di un sacco di adolescenti che a quanto pare sniffare l’oki dei genitori è come farsi una canna, ma senza spendere soldi. Alcuni ci provano e una ragazza sta male e finisce in ospedale (si riprende e non finisce in tragedia).
Queste storie di paure immotivate che si ritorcono contro e finiscono col fare il gioco del pericolo che temevano di più sono la prova che l’universo è crudele, ma ha una certa eleganza narrativa.
1. Jenkem: la merda buona
Chiudiamo la classifica con la più oscura delle cinque droghe, nonché il motivo per cui ho deciso di scrivere questo post che, prima di essere una top 5 delle finte droghe, doveva essere un articolo sul jenkem. Scoprire che, molto plausibilmente, è una finta droga è stato motivo di grande delusione per me. Perché il jenkem è una droga realizzata facendo fermentare feci e urina umane.
Ok, è la cosa più schifosa mai sentita, e qualcuno dirà subito che è chiaramente finta. Pensandoci su, è ovvio: perché gli sballoni del passato avrebbero perso tempo a cercare funghi ed erbe strane quando gli sarebbe bastato semplicemente fare la cacca?
Ma c’è un problema. Le droghe citate finora, per quanto non sballose, sono tutte sostanze che sono state usate da più o meno persone. E il jenkem non fa eccezione. Ma andiamo con ordine.
La finta droga più schifosa del mondo
Le prime notizie sul jenkem in America risalgono a metà degli anni ‘90, quando un giornale riporta l’uso della disgustosa sostanza tra i bambini di strada di Lusaka, la capitale dello Zambia. L’articolo riporta poche fonti, ma la notizia viene ripresa un paio di volte, assieme alla testimonianza di un poliziotto indignato che dice che il jenkem è la terza droga più utilizzata dai bambini di Lusaka.
La notizia, fatto il suo ciclo vitale muore e nessuno parla più del jenkem fino al 2007, quando l’utente di un forum pubblica una guida su come creare il jenkem e sui suoi effetti sballosi. La notizia arriva a una stazione di polizia della Florida che dà l’allarme alle famiglie e alla stampa. Si crea un panico sull’uso rampante di merda fermentata, finché l’autore del post non si fa avanti e ammette di aver fatto solo uno scherzo ispirato alle notizie degli anni ‘90.
Le foto del jenkem fatto in casa caricate online ritraevano una bottiglia di birra con dentro delle cucchiaiate di nutella e non piscio e merda.
Non ci sono prove che nessuno in America abbia mai usato il jenkem. Ma riguardo la sua sballosità? Un medico ha detto che le feci, col passare del tempo, potrebbero sviluppare del metano che, inalato, potrebbe provocare asfissia e quindi perdita del controllo e in alcuni casi anche brevi allucinazioni. Ma questo è soffocamento, non sballo.
Il jenkem a Lusaka
Ma, se in America il jenkem non ha mai preso piede, chi è che lo usa? Ci sono notizie dell’uso di jenkem a Lusaka. Le uniche che ho trovato che fossero un minimo attendibili, sono un sondaggio effettuato su oltre mille bambini di strada. E in effetti il jenkem risulta una droga utilizzata dai bambini. Ma solo su diciassette su quasi 1500 persone, quindi ammesso che sia vero, di certo non è molto popolare tra i tossici.
E, per finire, un ultimo dettaglio significativo. Uno dei brand di colla più in voga tra i ragazzini di strada (da sniffare per sballarsi: non per incollare le cose) è la colla Genkem. Il nome è utilizzato per definire le colle da sniffare in generale, a quanto pare. E anche se non è così implausibile che il nome venga utilizzato per un’altra sostanza da sniffo, non è folle pensare che la confusione tra i due nomi abbia fatto comparire il fenomeno più diffuso di quanto non fosse.
Le finte droghe fanno male
Ed eccoci alla fine di questo fantastico viaggio tra le finte droghe. Scrivere questa classifica è stato difficile: di solito il problema è selezionare solo cinque fatti sui moltissimi che trovo, ma in questo caso è stata dura metterne su cinque. In linea di massima è più frequente che una cosa normale si scopra essere una droga e non il contrario (non sono sicuro se sia o meno una buona notizia).
Penso che dietro a ognuna delle sostanze di oggi ci sia la dimostrazione di quanto sia connaturata la ricerca di sballo nei ragazzini (e negli hippy), e il panico irrazionale nei genitori. Ah, e la grande professionalità nei giornali che diffondono notizie false e allarmistiche.
Ma la vera morale di questo articolo, come ogni post del blog sulla droga, è che la droga fa male, ma la droga finta non sembra particolarmente meglio.